PIZZICARMS

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LIBRO

Migrantes

Flaviano Bianchini

BFS Edizioni


confini

Grazie ad un racconto che è, al tempo stesso, reportage giornalistico, ma soprattutto un’esperienza vissuta in prima linea, Bianchini racconta ciò che ogni giorno sono costretti a subire i migranti nel loro percorso a ostacoli dal centro e dal sud dell’America di sotto agli Usa. Flaviano-Aymar vive sulla propria pelle il carcere, i viaggi pericolosissimi sulla Bestia, il treno merci utilizzato dagli immigrati per raggiungere il sogno americano, e faccia a faccia con i cartelli della droga e poliziotti molto spesso al loro servizio. Al tempo stesso, il racconto di Flaviano è caratterizzato da riflessioni molto intime sulla sofferenza umana, da slanci di solidarietà e, più in generale, da una constatazione che lo accompagnerà per tutto il viaggio: per fortuna nel suo passaporto, lasciato ad un amico prima di intraprendere questo viaggio così rischioso, c’è scritto Unione Europea – Repubblica Italiana. Questa fortuna non ce l’hanno i migranti che viaggiano con lui e che, pur riuscendo a raggiungere lo stesso gli Stati Uniti, finiranno nella maggior parte dei casi ad essere sfruttati e sottopagati per lavori umilissimi nell’America profonda, in qualche maquiladora di confine o al servizio dei cartelli del narcotraffico che lavorano a cavallo della frontiera. In un certo senso, i migranti sono dei moderni partigiani che, zaino in spalla e pochissime cose addosso, ogni giorno sono costretti a confrontarsi con una realtà nuova.
Più volte, nei momenti di sconforto, Flaviano pensa di dichiarare la sua vera identità e tirarsi fuori dalle difficoltà, ad esempio quando viene arrestato insieme ad altri migranti, in una delle retate della polizia sulla Bestia, con il rischio concreto, che i poliziotti vendano lui e i suoi compagni di sventura ad uno dei cartelli della droga. Trascorrere 48 ore in un carcere messicano non è proprio una passeggiata, tra violenze e abusi di ogni tipo, eppure Aymar-Flaviano resiste: una promessa è una promessa, e la sua è quella di raggiungere gli Stati Uniti con le stesse modalità dei migranti. E allora la sua odissea verso il sogno americano racconta il dramma di un’America Centrale schiava dei trattati di libero commercio e delle multinazionali, dove le merci possono passare senza alcun problema, mentre gli esseri umani sono costretti a schivare la polizia, i narcos e affidarsi a coyotes e polleros per passare il confine. Durante il viaggio, Flaviano sperimenta quanto può abbrutirsi l’essere umano, ma al tempo stesso è testimone e, in alcuni casi, protagonista, di toccanti storie di solidarietà. Le donne che lanciano pacchi di biscotti e tortillas ai migranti che salgono e scendono dalla Bestia, le famiglie che li ospitano quando sono braccati con il rischio di essere arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, servono a Flaviano-Aymar per superare i momenti di maggiore difficoltà, la fame, il freddo, il caldo, la sete e ancora gli “ostacoli” naturali di un paese quale è il Messico, dalle montagne al deserto.

Migrantes
Clandestino verso il sogno americano
Flaviano Bianchini
BFS Edizioni
2015
pag. 230