"Pensate indipendentemente e impegnatevi per ottenere quelli che voi pensate siano gli obiettivi più giusti" Giulio Regeni


La morte di Giulio Regeni è un mistero che si è voluto nascondere, ma evidentemente i continui tentativi di depistaggio hanno fatto sì che fosse riportato in evidenza. La scomparsa di Giulio Regeni, con la sua capacità di parlare cinque lingue, il suo cellulare pieno di contatti stranieri ed egiziani, il suo lavoro di indagine sullo stato del sindacato in Egitto, non sarebbe mai potuta cadere nell' indifferenza.
Anche il ritrovamento del suo corpo con quei segni di tortura, evidenzia che, dove c'è in atto l'affievolimento o la sospensione della democrazia (un fenomeno che purtroppo in molti paesi sta accadendo) c'è come diretta conseguenza la scomparsa o l'eliminazione fisica di chiunque scelga di non sottostare a determinate logiche di potere e che voglia esercitare una azione di denuncia sociale su un territorio. La negazione della libertà, le protezioni limitate di chi si impegna contro l'autorità di turno, la brutale repressione del dissenso, l'aumento dell'uso della tortura e le sparizioni forzate stanno diventando una costante. Ricordiamo come operatori di pace in tutto il mondo rischino in prima persona con il loro impegno.
Ultima Giulia Romano di cui in Kenya non si hanno più notizie da oltre tre mesi o Padre Paolo Dall'Oglio di cui non si hanno notizie dal 29 luglio 2013. Per tutto questo Pizzicarms Onlus ha deciso di aderire alla campagna Verità per Giulio Regeni di Amnesty International. Per chiedere che la storia di Giulio abbia una verità accertata, non una verità che muta a seconda del periodo e degli interlocutori. Chiedere verità per Giulio ha anche lo scopo di portare conforto a tutti coloro che operano nel campo dei diritti umani per poterli tutelare al meglio e di portare alla luce i diritti negati ovunque ci possa essere qualcuno disposto a testimoniarli e anche per tutelare il diritto all'aiuto e all'impegno sociale di tutti.

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