PIZZICARMS

PIZZICARMS

Documentari per incontri



kalami

KIDOGO BAMBINO SOLDATO di Giuseppe Carrisi

Il documentario di Giuseppe Carrisi racconta la storia di John Baptist Onama, che negli anni '80 è stato un bambino-soldato nell'Uganda di Idi Amin. La sua storia si intreccia a quella di altri bambini che, attualmente, vivono la stessa condizione in diversi Paesi. Il racconto, oltre a ricostruire il dramma dei piccoli guerrieri, svela i retroscena che stanno dietro un fenomeno di dimensioni planetarie : dallo sfruttamento delle risorse naturali (petrolio,diamanti, oro, coltan, etc) parte delle oligarchie locali e di potenze straniere alle guerre per il controllo di questi traffici, fino al business legato alla vendita delle armi.

Scheda tematica




project name

VOCI DAL BUIO di Giuseppe Carrisi

Il documentario di Giuseppe Carrisi, "Voci dal buio", racconta, incrociandole, storie di ragazzi della camorra e di bambini congolesi che vivono nella guerra, nella povertà, nella violenza. Anche se geograficamente lontane, queste due realtà hanno un comune denominatore : i bambini sono vittime designate di una logica perversa che nega e calpesta sistematicamente i loro diritti . Da una parte la Repubblica Democratica del Congo, con il suo "esercito" di bambini soldato, di piccoli sfruttati nei lavori pesanti,abbandonati, vittime della fame e delle malattie ; dall'altra, il quartiere Barra a Napoli, dove esiste un "esercito" simile, composto di piccoli soldati, anche se non è ugualmente visibile: quello delle giovani "leve" delle cosche criminali che dettano legge in tutta la zona. In Congo i fucili sono vere e proprie "armi da guerra", a Barra una pistola può diventare un simbolo di potere per comandare, guadagnare una possibilità di affermarsi nel mondo del consumismo sfrenato. A Barra come a Goma, le vite dei bambini, non contano e vengono buttate via, come se non avessero alcun valore.

Scheda tematica


project name

ZAREMA E LE ALTRE di Giuseppe Carrisi

La docufiction racconta una storia di guerra, terrorismo e di condizionamento. E' la vera storia di Zarema Muzahoeva, una ragazza cecena destinata a diventare una "vedova nera", una bomba umana. Per due volte si è trovata sull'orlo del precipizio: farsi esplodere, uccidere sé stessa e altre vittime innocenti. E per due volte si è fermata a un passo dalla tragedia. Ma questo non è bastato a evitare che la sua esistenza fosse irrimediabilmente compromessa: l'ordigno che portava con sé nel secondo mancato attentato, in un caffè di Mosca, ha ucciso un artificiere, e la ragazza è stata arrestata e processata per atti di terrorismo. Nel 2004 ha subito una condanna a 20 anni di reclusione,pena che sta scontando nel carcere Lefortovo di Mosca. .

Scheda tematica



project name

LE FIGLIE DI MAMY WATA di Giuseppe Carrisi

Il film-documentario di Giuseppe Carrisi racconta il fenomeno del traffico di ragazze nigeriane dal loro Paese in Italia, a scopo di sfruttamento sessuale. Nel film, ambientato a Benin City (definita la "fabbrica italiana di prostitute"), in Niger, Libia e in diverse località italiane dove le ragazze finiscono sulla strada, si intrecciano realtà diverse: la povertà del Paese africano; la condizione della donna; il mondo dei trafficanti di esseri umani e delle "maman"; i riti voodoo. Ed ancora: i viaggi di queste ragazze attraverso il deserto del Sahara, sulle stesse rotte dei migranti economici; i lager nelle oasi del Niger, dove violenze e torture sono all'ordine del giorno, le carceri libiche; le traversate sui barconi fino a Lampedusa; le condizioni di schiavitù in cui queste ragazze vivono una volta arrivate in Italia. Il film documentario è arricchito dalle testimonianze di Isoke, una ragazza nigeriana che è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini, e Claudio, un suo ex "cliente" italiano, divenuto paladino della lotta allo sfruttamento sessuale delle donne

Scheda tematica




project name

IRIAN JAVA di Giuseppe Carrisi

Il documentario è un viaggio alla scoperta dei Dani, popolazione della regione indonesiana dell'Irian Jaya, oggi chiamata West Papaua. Vedremo i filmati risalenti ai primi viaggi in quella zona in un mondo ancenstrale, non ancora contaminato dal turismo etnografico. Quando è stato girato il viaggio-documentario di Carrisi, negli anni 90, avevano ancora mantenuto inalterati parte dei costumi e delle loro tradizioni ancestrali. Il cannibalismo ed il taglio delle teste erano un ricordo di un passato non troppo lontano, anche se nei villaggi più remoti, era ancora in uso la pratica. Da alcuni anni l'isola, grazie alle sue risorse naturali, ha risvegliato la cupidigia delle potenze occidentali, contribuendo per quasi un quinto alla produzione aurifera mondiale. Alla continua deforestazione, ai danni ambientali e alla violazione dei diritti umani, si aggiunge la "transmigrasi", un programma di carettere "demografico" avviato dal governo indonesiano, con l'intento ufficiale di popolare le zone dell'isola, ma di fatto deportando le persone e chi non risulta gradito per avvere manovalanza da impiegare nello sfruttamento del territorio.

Scheda tematica